
09 Feb NFT: ECCO LA RIVOLUZIONE DEL METAVERSO
Dal metaverso al NFT. Allo studio di Free Event c’è infatti un’altra tecnologia del momento: il cosiddetto Not Fungible Token, letteralmente il “gettone non riproducibile”, che permette anch’esso di unire digitale e reale. Un NFT è un certificato che attesta l’unicità di un’opera digitale che non può quindi essere replicata e riprodotta. Una realtà che nell’immenso mondo della rete – che talvolta sembra non avere confini – rappresenta una vera novità sempre più apprezzata.
Internet sta cambiando, così come chi saremo e come verremo riconosciuti mentre navighiamo e come consumeremo prodotti e servizi o spenderemo per acquistarli. Le risposte sono nel Web 3.0 e nel metaverso. Nella prima versione del Web potevamo leggere e consultare contenuti, il Web 2.0 è nato con i social media, aprendo a tutti gli utenti la possibilità di produrre, pubblicare e commentare. Nel Web 3.0 tu sei quello che produci e possiedi, e puoi pubblicare e comprare oggetti digitali.
La centralità di denaro e acquisti nel nuovo mondo è già chiara, quello che bisognerà capire è se le criptovalute diventeranno o meno la moneta dominante: sono imprescindibili ad esempio per la compravendita degli Nft, anche se c’è chi sta già provando ad andare oltre appoggiandosi alle carte di credito; le criptovalute e la struttura sottostante blockchain permettono di tracciare tutti i passaggi di proprietà, e dunque l’identità di chi acquista o cede beni e oggetti unici.
“Già dai prossimi mesi vedremo una crescita delle community nate intorno alla sottoscrizione di contratti digitali – ha dichiarato Andrea Camporesi CEO di Free Event – Assisteremo inoltre a una evoluzione interessante del mondo dell’arte, che negli ultimi anni ha attirato l’interesse di chi ora può acquistare pezzi unici ed esclusivi anche in digitale, o è in grado di cedere proprietà o utilizzo di un’opera e decidere di continuare a prendere una percentuale sulle vendite successive”.